L'indipendenza dei bambini e l'importanza d'insegnare loro le regole

Dott.ssa Floriana Boffo, Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva

Da sempre quello dei limiti è un argomento dibattuto e controverso. Aiutare i bambini a conoscere e rispettare le regole è un compito difficile ma molto importante per favorire il loro sviluppo intellettivo ed emotivo.

Ma come fare?

Utilizzare le punizioni?

Le punizioni potrebbero anche funzionare nell’immediato… ma, a lungo termine?

No, la scienza ci dice di no.

Utilizzando la punizione, il bambino rispetta la regola perché si mortifica, perché ha paura, potrebbe agire di nascosto, modificare il suo comportamento solo in base alla reazione dell’adulto e non perché abbia compreso la motivazione del limite che gli è stato imposto. Oppure potrebbe addirittura attuare un comportamento scorretto per richiedere l’attenzione dell’adulto, anche se in un contesto negativo. Impara inoltre a utilizzare il castigo come modalità di relazione con gli altri.

Allora come fare?

Innanzitutto, agire sull’adulto prima che sul bambino. Il genitore ha bisogno di autoregolarsi e, se è arrabbiato, di calmarsi prima di relazionarsi con il figlio. Il suo ruolo è importante perché i bambini apprendono per osservazione ed imitazione, quindi, l’adulto deve dare il buon esempio, fornire il modello.

Il secondo passo è incoraggiare il comportamento corretto: quando il bambino rispetta la regola va ricompensato. Attenzione, non s’intende che gli vada fornita una ricompensa materiale (come un giocattolo, ecc...) ma sociale: un complimento, un ringraziamento, un gesto d’affetto, la proposta di un’attività da fare insieme. È importante che il lo stimolo sia immediato, ossia subito dopo il comportamento corretto, per far capire al bambino che ha agito bene, che lo abbiamo notato e apprezzato. Fondamentale premiare lo sforzo, l’impegno, il miglioramento, non solo il raggiungimento del risultato finale. Il “rinforzo” non deve costituire la motivazione ad agire ma essere una piacevole conseguenza, quindi, non bisogna patteggiarlo prima (“se metti in ordine la stanza faremo un gioco insieme”).

Il terzo passo è fare attenzione a come si presenta la regola. Se la si propone presto, ossia appena si nota un comportamento inadeguato (non dopo che quest’ultimo si sia consolidato nel tempo) si risparmierà molta fatica. È importante essere chiari, costanti e coerenti: una regola data va rispettata sempre, con qualsiasi persona e in qualsiasi contesto. Il genitore deve trasmettere fiducia al bambino, parlare con tranquillità e affetto in modo che sia chiaro che non c’è un attacco verso il figlio che si sentirà meno frustrato e più predisposto.

Altro elemento da considerare è la flessibilità: una volta che il limite è stato appreso in modo stabile si può occasionalmente permettere di infrangerlo, per far capire che è importante anche essere elastici.

Questo percorso può essere lungo e non semplice ma porta il bambino a responsabilizzarsi e sviluppare l’autodisciplina.