Educare al device: infanzia e tecnologia
Dott.ssa Ilaria Rudari, Neuropedagogista specializzata in età evolutiva e disabilità
Nel giro degli ultimi trent’anni vi è stata una profonda trasformazione dello scenario mediatico nel quale l’infanzia si è inserita; io preferisco parlare di "questione" piuttosto che di “problema”; infatti, è come se l’appartamento in cui abbiamo abitato fino ad ora, abbia visto cambiare non solo l’arredamento ma addirittura la planimetria stessa.
È fondamentale dirvi che, chi scrive, oltre a essere una professionista nel campo dell’educazione e dello sviluppo come neuropedagogista, è anche una mamma che sa bene quanto complesso sia essere un genitore, in quanto continuamente esposta a compiere scelte estremamente difficili e chiamata a una gestione delle proprie e altrui emozioni non indifferente.
Una domanda che continuamente mi frulla nella testa è: “Qual è la cosa giusta per mio figlio? Farò bene a ...?”.
Ci tengo a dirvi una cosa: il genitore non dovrebbe ambire a essere perfetto ma a fare scelte consapevoli ed essere disposto a mettersi in discussione per il benessere dei propri figli.
In merito alla tecnologia come e cosa possiamo fare con i nostri bambini?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha evidenziato la tossicità delle abitudini molto diffusa dei bambini: "Ore e ore passate davanti agli schermi, una scarsa attività fisica e una permanenza eccessiva in luoghi chiusi".
Le raccomandazioni sono molto chiare: "Niente schermi per i bambini sotto i due anni, successivamente è possibile tollerare una piccola esposizione allo schermo che non deve mai superare l’ora".
Ora, mettendomi direttamente in gioco, capisco che, a volte, i genitori utilizzino televisione e tablet come forma d'intrattenimento affinché possano dedicarsi alle loro attività quotidiane...questo non deve essere assolutamente vietato, ma per fare "Media Education" occorre stabilire delle regole chiare, condivise e soprattutto partecipate.
Come farlo?
Vi sono due grandi aspetti da tenere in considerazione:
1)PC, tablet e smartphone sono strumenti che regalano infinite possibilità di crescita: si può scoprire il mondo, acquisire conoscenza e anche divertirsi.
2) Il rischio delle nuove tecnologie è quello di allontanare i bambini dall'esperienze condivise con gli altri bambini, disorientandoli e facendoli estraniare da tutto e da tutti. Ed è qui che entra in gioco la Media Education, ovvero l'educazione condivisa dei devices, partendo proprio in famiglia.
La Media Education cerca di andare oltre il divieto e di promuovere atteggiamenti più consapevoli: i dispositivi elettronici sono dei mezzi straordinari anche per lo sviluppo della creatività e possono stimolare tanti aspetti favorendo punti di vista inediti. Compito del genitore è accompagnare il bambino affinché possa rendere proficua ed educativa la sua esperienza con il device.
Come possiamo educare i nostri bimbi a un uso più consapevole della tecnologia e ad affrontare in modo appropriato il mondo online?
Ci sono dei passaggi-chiave per tutta la famiglia da tenere presenti:
1.essere consapevoli dei contenuti di cui stiano fruendo i bambini e cercare narrazioni di qualità;
2.essere pronti ad cogliere le possibilità di approfondimento che arrivano dagli schermi;
3.adattare gli spazi della casa avendo a disposizione una stanza senza schermi con alternative molto valide come, ad esempio, una libreria o un angolo gioco;
4.partire da noi stessi per dare un esempio pratico, dedicare del tempo di qualità all’interazione con i nostri figli e spazi digitali free;
5.essere in grado di offrire alternative agli schermi (escursioni, giochi di società, creatività, sport, ...) e creare un dialogo tra analogico e digitale, nuovo e antico.
6.favorire, in base all'età, uno sguardo critico rispetto a messaggi commerciali o comportamenti poco rispettosi dell’altro o stereotipi.
Vi lascio infine con i miei personali 5 consigli sulla gestione della tecnologia in famiglia:
1) fornite regole condivise con adulti e bambini: utilizzate una tabella dove definite il tutto, per i bambini più piccoli sarà di grande aiuto visivamente;
2) condividete e accompagnate nella scelta dei contenuti, senza lasciare i bambini soli e senza supporto;
3) rendete i bambini autonomi;
4) non puniteli: la punizione non porta benefici e non lascia, nel tempo, alcuna traccia educativa.