I Bimbo: proviamo i nuovi giochi intelligenti Family Game di Quercetti.
Articolo di Luca Carpineti, I-Bimbo
Qualche tempo fa abbiamo provato per i nostri lettori alcuni giochi prodotti da Quercetti, la mitica azienda italiana da tantissimi anni leader del settore dell’intrattenimento intelligente.
In occasione del lancio della nuova linea Quercetti “Family Game” che mira a dare una veste nuova e pronta all’uso a giochi famosissimi che potrebbero essere fatti con il semplice aiuto di carta e matita, abbiamo deciso di provarne addirittura 3.
Anche se il nostro sito è dedicato ai giochi per bambini che amano la tecnologia, non dimentichiamo mai l’importanza ed il valore educativo di giochi più tradizionali che non hanno bisogno di schermi, tastiere e controller. Non è l’aspetto tecnologico a rendere un gioco smart, un gioco è intelligente quando stimola la capacità di pensare, di risolvere problemi, di mettersi alla prova superando gli ostacoli. E i nuovi giochi della linea Family Game fanno proprio questo.
I giochi della linea Family Game sono 6: Secret Code, Sea Battle, Hangman, Pegxt, Grand Prix e Dots&Boxes.
Abbiamo deciso di cimentarci in Secret Code, Pegxt e Dots&Boxes perché li riteniamo più vicini al nostro mondo anche se eravamo molto incuriositi dagli altri, sicuramente altrettanto divertenti e stimolanti.
Ma scopriamo, uno per uno, questi 3 nuovi giochi di Quercetti.
PEGXT
Il primo gioco che abbiamo provato è Pegxt, gioco da tavolo per 2 giocatori che consiste nel completare un tracciato da una parte all’altra del tabellone evitando di farsi intercettare, quindi bloccare, dall’avversario.
Nella scatola si trovano le tessere per costruire la tavoletta sulla quale giocare, degli adesivi, i mitici chiodini (rossi e neri) e delle barrette di collegamento che serviranno per unire i chiodini tra di loro.
Una volta svolto il rito della preparazione del gioco, incastrando le tessere per creare la boardgame e applicando gli adesivi che identificheranno il punto di partenza e di arrivo di entrambi i giocatori (rosso e nero) e dopo aver dato una rapida letta alle istruzioni siamo già pronti per la prima partita.
E’ possibile scegliere due livelli di difficoltà, giocando su un’area più piccola o più grande. Noi siamo partiti con la più piccola per afferrare il funzionamento del gioco. Le regole sono molto semplici e diventano subito chiare fin dalle prime mosse. In pratica lo scopo del gioco è quello di formare una catena di chiodini, unendoli tra di loro, in modo da completare un tracciato dall’inizio alla fine della propria area, contrassegnata dal colore degli adesivi posti ai lati della tavola di gioco.
Inizia il rosso che posiziona un chiodino dove preferisce e da quel momento parte la sfida. Ora tocca al nero posizionare il proprio chiodino. Attenzione, per unire i chiodini uno con l’altro bisognerà inserire il chiodino successivo seguendo un po’ la mossa del cavallo negli scacchi, facendo cioè una L, altrimenti la congiunzione dei chiodini non sarà possibile.
All’inizio sembrerà piuttosto semplice e scontato, ognuno dei giocatori cercherà di completare il proprio tracciato senza curarsi tanto delle mosse dell’avversario, fino a quando non ci si rende conto che per non perdere la partita bisognerà prendere delle precauzioni e cercare di interrompere il tracciato dell’avversario prima che sia troppo tardi. Ahimé, tutto preso dal mio tracciato, nella prima partita ho perso in maniera piuttosto umiliante. 🙂
Comprese le regole e familiarizzato con il funzionamento abbiamo ingrandito la boardgame, stavolta veramente più grande e, memore delle umiliazioni subite all’inizio, ho iniziato a ponderare le mosse con più attenzione. Da quel momento in poi le sfide sono diventate più interessanti e combattute, anche se ho comunque continuato a perdere. Qualche volta ho anche pareggiato, ad onor di cronaca. 😀
Pegxt è un gioco, nella sua semplicità, veramente divertente ed appassionante, capace di metterci alla prova e di accendere la rivalità tra i due avversari. E’ adatto sia ai bambini sia agli adulti che amano i classici giochi da tavolo, per sfide, a turno, con tutta la famiglia.
Lo consigliamo!
SECRET CODE
Il secondo gioco nel quale ci siamo cimentati è stato Secret Code. Io avrei iniziato con questo, non fosse altro per il nome che mi fa pensare a misteri, codici cifrati, agenti segreti e mi fa immaginare me stesso nei panni di un piccolo Turing 🙂
Ok ok, veniamo al sodo. 🙂
Nella scatola di Secret Code troviamo una tavoletta (la classica tavoletta per i chiodini), due schede di cartone, una per ogni livello di difficoltà, tantissimi chiodini di 8 diversi colori e dei chiodini più piccoli di colore bianco e nero.
Secret Code è un gioco di strategia che metterà di fronte due avversari, uno nei panni del “codificatore”, la mente che inventa il codice da craccare, uno in quelli del “decodificatore” l’altrettanto geniale mente a cui toccherà il compito di scoprire il codice segreto.
Dal lato della tavoletta del codificatore c’è un apposito spazio in cui creare il codice segreto, in pratica una serie di 4 o 5 chiodini, a seconda della scheda difficoltà scelta. Il codice sarà coperto da uno scudo grigio che impedirà all’avversario di allungare il suo occhio indiscreto e baro.
Non ci sono regole per creare il codice, quindi sarà possibile creare la sequenza che si vuole, anche ripetendo il colore dei chiodini, due o più volte.
L’area della tavoletta che resta è dedicata ai tentativi di soluzione del decodificatore, agli indizi posti sulla parte sinistra e al punteggio, sulla destra.
Come funziona
Una volta che il codificatore ha creato il suo codice, l’avversario dovrà iniziare a scoprirlo provando una prima serie di chiodini. In assenza di poteri sovrumani il primo tentativo sarà, con tutta probabilità, sbagliato e bisognerà continuare a decriptare il codice utilizzando gli indizi forniti dal codificatore. In cosa consistono questi indizi? I piccoli chiodini neri e bianchi presenti nella scatola sono dedicati agli indizi e dovranno essere posizionati affianco alla linea di codice, inserita dal decodificatore, nel caso in cui abbia indovinato il colore di uno o più chiodini presenti nel codice (un chiodino bianco per ogni colore indovinato) o nel caso in cui abbia indovinato colore e posizione di uno o più chiodini (un chiodino nero per ogni colore e posizione indovinato).
Ma così è facile, vero? Basteranno pochi tentativi per risolvere l’enigma. Invece no! Infatti non è detto che i chiodini neri (che indicano al decodificatore di aver indovinato colore e posizione di uno o più elementi del codice) vengano posizionati nel giusto ordine, anzi, con tutta probabilità, non lo saranno.
Forse mi sono incartato un po’ ma vedrete che all’atto pratico è tutto molto più chiaro.
Bisognerà far lavorare il cervello per decifrare il codice, fare attenzione ad ogni indizio e valutare le probabilità. Anche il codificatore dovrà stare attento a non dare indizi sbagliati, in nome della correttezza e della sportività 🙂
Vincerà la partita chi ha scoperto il codice dell’avversario con il minor numero di tentativi. Poi si potranno fare altre partite e a dichiarare il vincitore sarà il punteggio finale.
Bello bello! Secret Code è un gioco veramente divertente che impone di fare attenzione a quello che si fa e che si è fatto nelle mosse precedenti, utilizzando logica e ragionamento induttivo. Un gioco per adulti e bambini che amano stuzzicare il cervello.
DOTS&BOXES
Messi da parte, almeno per un po’, Secret Code e Pegxt, abbiamo accontentato il nostro desiderio di gioco da tavolo con Dot&Boxes che non è altro che la nuova versione del popolarissimo gioco di strategia “Pipopipette”, inventato dal matematico francese Eduard Lucas addirittura nel XIX secolo.
Nella scatola troviamo una tavoletta di plastica che funzionerà da boardgame, due plance in cartone, per due livelli di difficoltà, 50 pareti di colore rosso e altrettante di colore giallo, 50 chiodi bottone gialli e 50 rossi, dei simpatici smile adesivi da appiccicare sui chiodi bottone e gli immancabili chiodini, color nero, che in questo caso serviranno soltanto per determinare l’area di gioco.
Svolte le operazioni preliminari di preparazione del gioco, tra applicare gli adesivi e forare le plance, posizionare le pareti negli appositi porta pareti posti ai lati dell’area di gioco, leggiamo le brevi e semplici regole e la partita può iniziare. Come sempre partiamo dal livello più facile, per familiarizzare con il regolamento.
Il primo giocatore posiziona una parete tra due chiodini neri, non ha importanza l’orientamento orizzontale o verticale, basta iniziare. Il turno passa all’avversario che a sua volta posizionerà una parete tra due chiodini neri e così via. Chi, posizionando una parete, completerà il quarto lato del quadrato lo avrà chiuso e potrà inserire un chiodo bottone, dichiarandone quindi il possesso un po’ come facevano gli esploratori nei secoli passati con le nuove terre scoperte, piantando la propria bandiera 🙂
A questo punto, il giocatore che ha completato il quadrato dovrà fare un’altra mossa e, a meno che non riesca a chiudere un altro quadrato, passerà la mano.
All’inizio sembra essere tutto molto casuale e facile, la partita nel livello facile si è chiusa rapidamente.
Siamo passati all’altra plancia e subito si capisce che la situazione potrebbe diventare più complicata, tuttavia anche in questo caso all’inizio tutto sembra essere lasciato più o meno al caso. Man mano che si gioca però si inizia ad afferrarne bene il funzionamento e che bisognerà aguzzare l’ingegno per sconfiggere l’avversario riuscendo a posizionare sulla plancia più chiodi bottone di lui. Bisognerà ponderare bene le mosse e pianificare bene la propria strategia, mettendo in conto anche la necessità di concedere all’avversario la vittoria di alcune battaglie per portare a casa la vittoria finale. Sarà necessario valutare i rischi delle proprie mosse e, qualora la situazione lo richiedesse, sacrificare delle piccole zone dell’area di gioco.
Vincerà chi alla fine della partita avrà posizionato più chiodi bottone sul tabellone, conquistando la maggior parte dell’area di gioco.
Anche Dots&Boxes, come gli altri due giochi che ci siamo divertiti a provare, si è rivelato un passatempo divertente e pieno di stimoli. Le partite, come riportato sulla confezione, durano circa un quarto d’ora dando modo quindi di trascorrere una bella serata sfidandosi in famiglia.
IN CONCLUSIONE
Siamo giunti alla conclusione di questo nostro breve resoconto dell’esperienza di gioco con 3 delle nuove proposte di casa Quercetti appartenenti alla linea “Family Game”. Come nelle nostre precedenti esperienze con i giochi Quercetti siamo rimasti assolutamente soddisfatti e ci sentiamo di consigliarne l’acquisto perché con una piccola spesa si potrà regalare sempre un gioco di qualità, ben fatto e made in Italy.
Per essere smart i giochi non devono per forza essere tecnologici o complicatissimi, alle volte basta un gioco all’apparenza molto semplice, capace di divertire anche i bambini più piccoli, per stimolare ed esercitare la mente dei ragazzi più grandi e degli adulti. Inoltre la necessità di giocare contro un avversario, oltre ad accendere la competitività, ingrediente spesso fondamentale per il divertimento in un gioco, offre anche la possibilità di passare del tempo in compagnia, anche tutti in famiglia, sfidandosi a turno.
E poi ci sono i chiodini, come fare a resistere? 😀
Potete trovare questi e altri giochi della linea Family Game sul sito di Quercetti e nei migliori negozi di giocattoli.