Esperienze in natura come necessità di apprendimento
Dott.ssa Barbara Sereni, Psicomotricista e Consulente Educativa
Dott.ssa Agnese Checchinato, Psicomotricista e Insegnante di massaggio infantile Shantala
“Un giardino o un orto sono un limite, di spazio, alla natura. L’infanzia è un limite, di tempo, alla nostra vita. Unendo questi due limiti, però, si produce in campo educativo uno degli abbinamenti più straordinariamente creativi.” (M. Montessori)
Quanto la relazione con la natura può influenzare positivamente l’educazione dei nostri figli? Possono le attività all’aria aperta essere educative? Queste domande ronzano da sempre nella testa di educatori creativi e genitori volenterosi.
Ma è pur vero che, all’indomani di un lockdown ed all’alba di un rientro a scuola per certi versi ancora dubbioso, un quesito del genere diventa sempre più vigoroso e attuale.
Il fatto è che, come da ogni evento traumatico e drammatico, è necessario cercare di trarre un pizzico di positività, uno sprazzo di luce nel buio, un nuovo stimolo. Ed in questo momento tuona con furore la necessità di reinventare l’educazione, anche solo semplicemente di renderla possibile. Ecco perché, oggi, si parla di un ritorno alla natura, della necessità di integrare le lezioni in classe con esperienze e laboratori all’aria aperta. Infiniti sono i benefici di qualsiasi apprendimento all’aria aperta, oltre naturalmente a quelli di salubrità.
A contatto con l’ambiente naturale la percezione dei nostri cinque sensi si amplifica e ciò rappresenta una valvola di apprendimento fondamentale. Non dimentichiamo, infatti, che tutto ciò che viene appreso mediante l’integrazione di più canali sensoriali (es. vista e olfatto) e attraverso il movimento ha la capacità di permanere in modo più marcato e più a lungo nella nostra memoria. Nello specifico, il lavoro all’aria aperta (inteso come attività di orticoltura, giardinaggio), oltre a svolgere funzioni didattiche, educa i bambini al rispetto della natura e alla volontà di incidere positivamente su di essa.
E’ possibile in tal modo, pure veicolare insegnamenti relativi a diverse discipline scolastiche e ciò può rappresentare una immensa ricchezza e possibilità per i docenti, ma anche per i genitori che desiderano integrare gli apprendimenti e sostenere i propri figli sulle modalità alternative dell’imparare. Ecco alcuni esempi: letteratura (recuperando i temi di prosa e poesia che richiamano la natura), scienze (effettuando indagini relative alla vita vegetale e animale, ai terreni, alle rocce), educazione fisica (dal momento che molte attività in natura richiedono movimento), educazione alimentare (sperimentando in modo diretto la produzione in orticoltura e la relativa consumazione dei prodotti), geografia (correlando i vari prodotti ai luoghi di provenienza), storia (rispolverando antichi prodotti e tecniche di produzione), arte (gli elementi naturali si prestano perfettamente come tavolozze, colori e accessori di creatività).
Gli esempi sarebbero moltissimi. In linea generale, comunque, gli ambiti dello sviluppo del bambino e della persona più in generale, che possono trarre beneficio da un’attività continuativa in natura, potrebbero essere racchiusi tra i seguenti: - sviluppo psicomotorio (ad es. integrazione dei cinque canali sensoriali, facilitazione nel raggiungimento delle tappe dello sviluppo psicomotorio ecc.); - sviluppo emotivo-relazionale (ad es. aumento dell’autostima conseguente al raccolto dei primi prodotti del proprio lavoro, riduzione della tensione); - sviluppo cognitivo (ad es. memoria, orientamento, concentrazione e attenzione, progettualità e pianificazione delle attività, tenendo in considerazione delle diverse variabili).
L’essere umano proviene dalla natura. Attraverso quest’ultima è possibile lavorare sullo sviluppo della persona e sulla sua crescita. Richiamando le meravigliose parole di una famosa poetessa statunitense, Emily Dickinson, “Natura è tutto ciò che noi vediamo: il colle, il pomeriggio, lo scoiattolo, l’eclissi, il calabrone. O meglio, la natura è il paradiso. Natura è tutto ciò che noi udiamo: il passero, il mare, il tuono, il grillo. O meglio, la natura è armonia. Natura è tutto quello che sappiamo senza avere la capacità di dirlo, tanto impotente è la nostra sapienza a confronto della sua semplicità.
Sono parole lontane, scritte nel 1800, ma allo stesso tempo estremamente vicine!
Più che mai in questo momento storico ci rendiamo conto di quanto la natura sia necessaria per il nostro benessere e per quello dei più piccini. L’immediatezza e la semplicità della natura stimolano la nostra mente e rinforzano la nostra salute. All’aria aperta i bambini riescono a liberare la fantasia, scaricare le tensioni ed imparano a stupirsi delle piccole cose, che racchiudono spesso qualcosa di speciale. Una ragnatela perfetta bagnata da piccole goccioline di rugiada, il profumo del basilico, l’irregolarità della superficie di una corteccia. A contatto con la natura tutto prende una dimensione particolare, per divertirsi basta poco… e divertendosi si impara!
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