Insegnare il valore dell’altro: emozioni ed empatia

Dott.ssa Ilaria Rudari, Neuropedagogista specializzata in età evolutiva e disabilità

Erroneamente crediamo che quando nasce un bambino lo si debba riempire di nozioni, regole, idee, racconti, esperienze e tanto altro; in realtà, il nostro bambino non è un oggetto da manipolare, riempiendolo o rendendolo una “spugna” perché esso nasce già con moltissime competenze. Il bambino non è un contenitore vuoto; già nella vita prenatale vive immerso nel suo ambiente fertile e, successivamente, il suo crescere sarà garantito da un ambiente che facilita il suo sviluppo emotivo, fisico e spirituale, come direbbe John Bowly (1988). 

Perché allora, nel 2023, si sente parlare tanto di empatia e della sua importanza? Cosa è cambiato in questi anni? Negli ultimi 30 anni abbiamo avuto un cambio generazionale emotivo importante; ci sono stati cambiamenti e rivoluzioni in campo educativo e pedagogico che hanno portato all’acquisizione di nuove responsabilità e conoscenze legate alle emozioni, allo sviluppo dell’empatia e all’educazione generale dei nostri figli. Educare con empatia vuol dire entrare in relazione con i nostri figli, vuol dire arricchirsi dell’ascolto di un altro essere umano che è venuto a dirci qualcosa: "Guarda c’è un’altra vita, vivi meglio" (Maria Montessori, ne Il bambino in famiglia, 1956, p. 38).

In questi anni dettati da una serie di eventi estremamente spiacevoli desidero soffermarmi sul significato di saper educare all’empatia, all’ascolto e all’unicità di ognuno di noi, ponendo attenzione al rispetto e al riconoscimento dell’altro.

Fino ai 2 anni, i nostri bambini sono naturalmente concentrati su di essi e sulla scoperta del mondo:"Chi sono io?Cosa posso fare? Fin dove posso spingermi?".

Sappiamo tutti quanto importante sia la fase dei 2 anni, un'età di traslazione e sviluppo fondamentale: a livello cerebrale abbiamo una trasformazione immane, le capacità psicomotorie ed emozionali dei nostri bambini si definiranno in funzione di ciò che avviene dentro e intorno a loro. Ed è qui che entrano in gioco i NO, l’opposizione, la rabbia, la frustrazione ma anche la gioia, l’emozione e la tristezza... Queste parole hanno un peso fondamentale e come tali devono essere riconosciute, gestite e comprese.

Le emozioni ricoprono un ruolo importante per la consapevolezza e l’accettazione dei nostri bimbi, quindi, è dovere di ogni genitore intervenire per fornire loro un contenitore con cui organizzarsi nella vita adulta.

4 strategie per allenarsi a conoscere l’empatia:

1) Lavora CON e SULLE EMOZIONI dando loro un nome e uno spazio

2) Parti DALL’ESPERIENZA ed elabora il vissuto

3) Impara ad ASCOLTARE

4) Non vergognarti delle tue INSICUREZZE, non mostrarti invincibile. In questo modo insegni ai tuoi bimbi:

- la possibilità di provare diverse emozioni in base alle situazioni, come la rabbia, la paura o la felicità;

-a saper identificare queste circostanze;

-a comprendere cosa si provi interiormente quando si è preda di certe emozioni;

-a riconoscere le emozioni per poterle verbalizzare.

La famiglia è quindi il primo luogo fondamentale per lo sviluppo dei bambini che, come detto prima, inizia nei primi giorni di vita.

Parla ai tuoi bimbi, allena la loro empatia tramite l’ascolto reciproco e la comunicazione, non nascondere le emozioni spiacevoli.

Cerca di far comprendere il messaggio che ognuno di noi ha potenzialità, carattere, abilità, pensieri diversi che contribuiscono a renderci unici; parla di come la diversità non sia solamente un fattore legato all’estetica ma anche ai nostri modi di essere e vivere.

Soprattutto, cerca di non nascondere o rendere difficile l’accesso a questa tipologia di confronto con i tuoi bambini, parla con loro, con la stessa naturalezza che utilizzi per parlare della tua giornata o del tuo hobby preferito.

 

Lascio 5 libri che adoro, per parlare di unicità con i bambini a partire dai 2 anni:

1) Un colore tutto mio di Leo Lionni

2) La cosa più importante di Antonella Abbatiello

3) Che cos’è un bambino? Di Beatrice Alemagna

4) Piccolo blu è piccolo giallo di Leo Lionni

5) Diversi ma uguali di Karl Newson e Kate Hindley